Titolo Proprio: Madonna col Bambino in trono e angeli musici
Autore: Pedro Angel
Identificativo: 12 et 13 [1] 2.3
Collocazione: c. 1 r.
Classificazione: Bibbia, Teologia, Religioni
IconClass: 11F6211
Datazione Certa: 1587
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 10,5 x 16,5
Tag: Vergine, Maria, Gesù,

Descrizione:

Questa incisione si ripete diverse volte all’interno di tutti e tre i tomi illustrati del Flos Sanctorum.
La Vergine appare seduta su di un ricco trono, sormontato da due tende che fanno da quinta teatrale e con un angelo musico inginocchiato per lato. L’angelo di destra suona una viola, quello di sinistra una chitarra. Maria è vestita con un’ampia tunica che le copre i piedi, poggiati su un tappeto decorato con motivi geometrici. Il velo le contorna il viso con un delicato panneggio, al di sotto dell’aureola; il suo volto è inclinato verso destra, lo sguardo rivolto verso il basso in contemplazione del bambino Gesù. Il bambino, tenuto stretto dal braccio destro della madre, è raffigurato in piedi con il braccio sinistro disteso verso sinistra. Il suo sguardo, al contrario di quello della madre, è rivolto a sinistra verso un punto imprecisato oltre il proprio braccio disteso. Per rendere luminosa l’aureola di Gesù, Pedro Angel, disegna una fittissima raggiera a partire da questa. L’incisione esaminata rispecchia in tutte le sue caratteristiche l’iconografia della Maestà. Il Flos Sanctorum, deriva dalla Legenda Aurea di Jacopo de la Voragine, in cui si dedica ampio spazio alla Vergine. le notizie di Maria contenute nel Vangelo risultano esigue e si fermano alla trattazione del momento dell’Ascensione di Gesù. Se ufficialmente l’autorità ecclesiastica respingesse gli apocrifi, di fatto ne legittimava i racconti, nella consapevolezza della enorme valenza che essi assumevano per l’irradiazione delle feste mariane. Per quanto riguarda la Maestà ci si rifà agli scritti di Melitone di Sardi, apocrifo del II secolo d.C e fonte certa per Voragine. l’incisione è firmata P.A. in basso a sinistra accanto alla vesta dell’angelo. Il secondo tomo del Flos Sanctorum risulta ulteriormente ripartito al suo interno. La prima parte, interamente dedicata alla vita della Vergine è seguita un’altra sezione dedicata alla vita dei Santi e dei Patriarchi, argomenti che verranno ampliati nel terzo e quarto tomo della raccolta. La divisione tra le due sezioni è affidata a un frontespizio con l’incisione dell’Albero di Jesse. Oltre al frontespizio che divide il volume in due sezioni contraddistinte contenute nello stesso tomo, l’autore ha optato per un ulteriore divisione non solo in capitoli. Ogni Vita affrontata, infatti, presenta un titolo, un’introduzione e un numero di capitoli dedicati, come se fosse un piccolo libro a sé stante.


Bibliografia:

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